Ironman Maastricht-Lindburg

Giornata epica all’Ironman di Maastricht-Limburg. Cio che sulla carta sembrava una gara semplice adatta agli esordienti si è rivelata una prova difficile che ha dato del filo da torcere anche ai nostri atleti più preparati. In particolare la frazione bike è stata particolarmente complessa con un terreno molto vario (cemento, sanpietrini) appesantito dalla pioggia con conseguente presenza di fango.

Senza contare le molte forature e qualche caduta. Ma i nostri atleti non hanno mollato ed hanno guadagnato tutti la maglietta e la medaglia di Ironman finisher.

Cominciamo da Daniele Nicolosi, il più anziano del gruppo, al suo esordio sulla lunga distanza. Alla faccia del vecchietto: un nuoto dignitoso, una superba progressione nella bici guadagnando 263 posizioni, ma prestazione assoluta nella maratona conclusa in 4 ore e 8 minuti superando altri 242 concorrenti.  Per Daniele la finish line arriva dopo 12 ore e 27 minuti. Si dice che nel primo ironman non si deve puntare al risultato ma alla finish line: chissà che combinerà il nostro non più giovanissimo Daniele nelle prossime gare.

Poi, Matteo “Kappa” Nanetti, esordiente di belle speranze. Matteo ha pagato solo lo scotto del principiante indugiando nelle aree di transizione: forse ha telefonato a casa o forse ha trovato la fila ai servizi. In ogni caso si è guadagnato una superba finish line dopo 12 ore e 39 minuti di gara.

Altra ottima prestazione di un altro esordiente: Danilo Deserti. Anche per lui gara in progressione, dopo la frazione natatoria conclusa in 1:36, ha superato 470 atleti con una stupenda prestazione ciclistica. La finish line è arrivata dopo 12 ore e 55 minuti suggellando un esordio importante con buone prospettive di miglioramento per le prossime gare.

Le prestazioni di Emanuele Cavallo e di Massimo Brusco sono state caratterizzate da problemi di tutti i tipi soprattutto nella frazione ciclistica: forature a più riprese e cadute. Ma l’importante per gli esordienti è raggiungere la finish line.

Nonostante i problemi nella frazione bike, Emanuele ha superato 280 atleti in bicicletta mantenendo la posizione acquisita nella maratona. La finish line è arrivata dopo 14 ore e 9 minuti, che, date le premesse, non è male. La prossima volta andrà certamente meglio, sperando in un pizzico di fortuna in più.

Buona prestazione di Matteo Torre, il più veloce della pattuglia Spartans nelle frazioni di nuoto e di bike. La sua gara è stata un crescendo rossiniano: è uscito dal nuoto dopo un migliaio atleti, ne ha superati 300 in bike, ed altri 70 nella maratona. Si tratta della sua quarta finish line in quattro anni conclusa in 11 ore e 40 minuti: la conferma di un impegno costante.

Alla sua seconda prestazione sulla distanza dell’ironman, Luigi Cacciapuoti ha migliorato il suo tempo di 20 minuti, conclusa in 12 ore e 36 minuti.

Le gare di triathlon sono caratterizzate da una serie di incognite legate al percorso, alla tenuta del mezzo meccanico, alle condizioni del tempo, al grado di preparazione. Anche la sorte ha la sua importanza soprattutto nelle gare sulla lunga distanza dove può incidere in un modo o in un altro sulla combinazione dei fattori descritti. Per Massimo Brusco, al suo esordio nell’ironman, le avversità sono evidenti nel rilevamento cronometrico della frazione bike conclusa poco sopra le 8 ore. Nonostante ciò Massimo non si è demoralizzato ed è riuscito a guadagnare 135 posizioni nella maratona tagliando la finish line dopo 14 ore e 40 minuti.

Moltissimi complimenti ai cinque esordienti sulla lunga distanza: ora anche voi avete raggiunto la numerosa schiera di ironman della Spartans family. E altrettante congratulazioni per i due veterani che hanno riconfermato il loro valore e la loro grande determinazione.